
29 – L’uomo comune
da L’Azione Umana” di Ludwig von Mises, 1949, pag. 91
Eredità e ambiente dirigono le azioni dell’uomo. Gli suggeriscono sia i fini, sia i mezzi. Egli non vive semplicemente come uomo in abstracto; vive come figlio della sua famiglia, della sua razza, del suo popolo e della sua età; come cittadino del suo paese; come membro di un determinato gruppo sociale; come membro di certe professioni; come seguace di talune idee religiose, metafisiche, filosofiche e politiche; come partigiano in molte contese e controversie. Egli non crea da sé le sue idee e i suoi criteri di valore; li prende dagli altri. La sua ideologia è quanto il suo ambiente gli impone. Soltanto pochissimi uomini hanno il dono di pensare idee nuove e originali e di cambiare il corpo tradizionale dei dogmi e delle dottrine. L’uomo comune non specula sui grandi problemi. Riguardo ad essi, egli si fida dell’autorità degli altri, si comporta come ” ogni essere decente deve comportarsi”, come una pecora nel gregge. È precisamente questa inerzia intellettuale che caratterizza un uomo come uomo comune. E l’uomo comune non sceglie. Egli adotta modelli tradizionali o modelli utilizzati da altri, perché convinto che questo procedimento sia il più adatto al raggiungimento del proprio benessere. Ed è pronto a cambiare la propria ideologia e, conseguentemente, il suo modo di agire ogni volta che si convince che ciò potrebbe servire meglio i suoi interessi. La maggior parte del comportamento quotidiano di un uomo è semplice routine. Egli compie certi atti senza porre speciale attenzione. Fa molte cose perché preparato in giovinezza a farle, perché altri si comportano allo stesso modo, perché è d’uso nel suo ambiente. Acquista abitudini e sviluppa azioni automatiche. Ma replica tali abitudini semplicemente perché ne approva gli effetti. Non appena scopre che, seguendo la via abituale, può trovarsi ostacolato nel raggiungimento dei fini ritenuti più desiderabili, cambia atteggiamento. L’uomo cresciuto in un territorio in cui l’acqua è pulita, acquista l’abitudine a bere, lavarsi e fare il bagno distrattamente. Se si trasferisce in un luogo in cui l’acqua pullula di germi patogeni, egli dedicherà tutta l’attenzione nel compiere ciò che prima soleva fare distrattamente.
Mises disse…
by his own works
51 – L’evoluzione non può essere giusta
da "La presunzione fatale - Gli errori del socialismo", di Friedrich von Hayek, 1988, pag.128-131...
50 – Il ruolo di Francia e Germania nell’adozione dell’euro
da "La tragedia dell'euro" di Philipp Bagus, 2010, pag. 75 - 84 Dopo la Seconda Guerra Mondiale la...
49 – Due visioni dell’Europa
da "La tragedia dell'euro", di Philipp Bagus, 2010, pag. 6 - 11 I padri fondatori della UE,...
48 – Libertà negativa e libertà positiva
da "La presunzione fatale - Gli errori del socialismo" di Friedrich von Hayek, 1988, pag.114-115...
47 – Come nasce la morale
da "La presunzione fatale - Gli errori del socialismo", di Friedrich von Hayek, 1988, pag.125-126...
46 – La meraviglia dell’ordine di mercato
da "La presunzione fatale - Gli errori del socialismo", di Friedrich von Hayek, 1988, pag. 146-147...
45 – La civiltà dipende dall’ordine esteso della cooperazione sociale
da "La presunzione fatale - Gli errori del socialismo", di Friedrich von Hayek, 1988,...
44 – Lo sviluppo della teoria neoclassica: mercato walrasiano e mercato austriaco
da "Come funzionano i mercati", di Israel M. Kirzner, 2002, pag.11-18 A partire dal 1870 circa, è...
43 – La regolarità dei fenomeni degli eventi sociali
da "L'Azione Umana", di Ludwig von Mises, 1949, Introduzione, pag.45-46 I filosofi sono stati...
42 – Governo degli uomini e governo della legge
di Lorenzo Infantino, dalla Prefazione de "L'Azione Umana" di Ludwig von Mises, pag.15-18 ...
Dal blog Mises disse che propone citazioni di autori della Scuola Austriaca di Economia, direttamente tratte dai loro testi.