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Addio Donaldo (e poi basta)

Il dato simbolico, che chiude l’Epoca, sta in Faust che chiede a Mefistofele di ridargli la rete. Ma il patto di sangue va onorato. La rete gli ha dato la vita e ora gliel’ha tolta.
Ovvio che c’è una battaglia, mortale anche, per il potere.

Sta di fatto che Donald Trump, presidente della potenza imperiale che il mondo domina, viene annichilito da Zuckerberg, padrone di Facebook.
Il potente di un potere immenso, che può parlare al popolo a reti unificate (come si diceva una volta) chiede che gli riaprano l’account.
Reti unificate, ma il mondo non è più a reti unificate. Lo stato è a reti unificate, il mondo è virale e interconnesso, senza testa.

Solo provvisoriamente Zuckerberg controlla i social. Per la loro struttura i social sfuggono alla gerarchia e la rete è fatta per le connessioni neuronali.
Lo stato è già morto. Forse anche Zuck è morto.
Morti per inutilità. 

La rete è viva.

President Donald Trump speaks at a campaign rally in support of Senate candidates Sen. Kelly Loeffler, R-Ga., and David Perdue in Dalton, Ga., Monday, Jan. 4, 2021. (AP Photo/Brynn Anderson)

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