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SENZA SCRUPOLI

A fronte di circa 50000 posti disponibili, le carceri italiane ospitano, più o meno, 60000 detenuti, e la situazione è la medesima da oltre 20anni.
Ma come è possibile che tale rapporto resti praticamente costante nel tempo?

Com’è possibile che lo stato italiano riesca a restare sempre entro la soglia massima dei 120 posti su 100 disponibili, (soglia oltre la quale lo stato italiano verrebbe automaticamente condannato dalla corte suprema dei diritti dell’uomo), senza che vi siano momenti di maggior respiro alternati a periodi dove il sistema potrebbe collassare, data la perpetua situazione limite?

Ve lo spiego con i numeri: tale equilibrio viene mantenuto costante in maniera artificiosa e artificiale, evitando di perseguire i crimini.
In Italia, oltre l’80% dei crimini resta impunito.

Lo stato italiano, non ha né voglia né interesse nel difendere i propri cittadini, preferisce vessarli e usarli come fossero bancomat.

L’ingente dispiegamento delle forze dell’ordine, a presidio del territorio in occasione della ormai finta emergenza pandemica, ne è la chiara testimonianza, la prova oltre ogni ragionevole dubbio.
Constatiamo con sorpresa, di avere forze dell’ordine efficienti, solerti e numerose, come mai prima. Scopriamo che sono in grado di perseguitare chiunque, nulla e nessuno può sfuggire al controllo a mezzo, intercettazioni, telecamere, droni, elicotteri e pattuglie ad ogni incrocio.
Persino se andiamo a farci una corsa solitaria in una spiaggia sperduta d’inverno ci beccano.

Questa cosa parrebbe incredibile, ma non lo è, rientra nella logica del controllo e ora, ci hanno messo pure il “generalone medaglia” in stile nord coreano, tanto per mettere in chiaro chi comanda, e il popolo bue, tutto contento che se ne è andato quell’altro.
Andato dove dovremmo saperlo, l’han rimesso dove stava prima e continua a vivere allegramente sulle nostre spalle.

È chiaro che per lo stato, qualsiasi stato, sia antieconomico dare la caccia a delinquenti che nulla hanno da perdere, mentre è molto più remunerativo fermare e multare poveri cristi fuori da un bar o dei bambini su delle altalene.

La cronica carenza dei posti nelle carceri italiane (ma non solo) fa il paio con la carenza di posti letto nelle terapie intensive un po’ ovunque in Europa.

Gli stati tutti, non hanno interesse a proteggerci così come hanno scarso interesse a curarci, soprattutto quando siamo ormai carne da brodo.

I casi di malasanità, non sono certo notizia di oggi, la strombazzata emergenza pandemica ha solo messo a nudo carenze incancrenitesi negli anni in una equazione mortale crescente fra stato sociale e incapacità gestionale.

Oggi e dopo oltre un anno sprecato, siamo sempre agli arresti domiciliari senza che avessimo mai commesso e compiuto alcun crimine, ci fermano e ci multano da dodici mesi,in palese violazione delle nostre libertà individuali universali, ma pare che nessuna abbia nulla da ridire.

Sono poche, pochissime le voci fuori dal coro, e noi rari dissidenti veniamo fatti passare come idioti.

Non possiamo e non dobbiamo accettare che si venga privati della libertà a seguito di false credenze mistiche narrate da scribacchini di regime, ma temo siano parole destinate a perdersi nel vento.

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