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Basta stronzate, basta ipocrisie

Basta stronzate, basta ipocrisie

Abbiamo passato mesi a discutere se il lockdown fosse necessario e se fosse un provvedimento giusto. Con i sostenitori del lockdown che accusavano palesemente chi non la pensasse come loro di non avere rispetto per la vita umana. Con i sostenitori del lockdown che dicevano che era un provvedimento temporaneo e necessario per non intasare le TI e aumentare il numero di morti. Con i sostenitori del lockdown che dicevano che è giusto limitare la libertà di chi PUO’ mettere a rischio la salute degli altri. Con i sostenitori del lockdown che dicevano che i paesi, come la Svezia, che non hanno adottato il lockdown erano totalmente irresponsabili.

Ora il governo ha attuato il più duro lockdown in Europa, si è preso pieni poteri e ha fatto tutto quello che ha voluto con il beneplacito di folle di deficienti che cantavano dai balconi e aggredivano i runner, ha terrorizzato i cittadini per una malattia che ha una letalità dello 0,5% – come ormai è acclarato, lo afferma, tra gli altri, un virologo come Palù, esperto sopra ogni dubbio -, ha distrutto un’economia e creato disuguaglianze inaccettabili tra i cittadini, ha speso e chiesto vagonate di miliardi di euro e ora, dopo otto mesi, di fronte alla prevedibilissima seconda ondata, scarica tutta la colpa sui cittadini che avrebbero vanificato i (loro stessi) sacrifici, colpevolizza una generazione, quella dei giovani, di cui ha già sacrificato il futuro e parla di un nuovo lockdown, magari generazionale.

Eh no. Adesso basta con le stronzate e basta con le ipocrisie.

Il lockdown è come usare una testata nucleare per debellare un nugolo di zanzare, debella le zanzare insieme a tutto il resto. Il lockdown è la soluzione peggiore del problema stesso. Dal punto di vista medico ha senso in soli due casi a) quando c’è un focolaio isolato per debellarlo (e non è il nostro caso) b) quando sei di fronte a un evento potenzialmente estintivo (e non è il nostro caso). Il lockdown è ingiusto, perché mette tutti agli arresti domiciliari, non solo i malati e neanche solo i sospetti infettivi, TUTTI. Il lockdown è sperequativo, perché si poggia sui sacrifici prevalentemente dei tax payers. Il lockdown è ipocrita. Le vite degli intubati da influenza (0.15% di letalità), una malattia per cui non invochiamo il lockdown, valgono forse meno di quelle degli intubati da covid (0.5% di letalità)? A chi risponde che è un problema di non intasare le TI, replico che se così fosse in otto mesi il governo doveva SOLO aumentare le TI (con 3 miliardi dei banchi a rotelle calcolate voi quante poteva farne).

I sacerdoti del lockdown non hanno minimamente preso in considerazione le conseguenze del lockdown stesso, non solo in termini economici ma in termini di vite umane perse (o anche quelle non contano?). Un popolo ubbidiente è stato disciplinato e ha sopportato un provvedimento iniquo imposto da un gruppo di stronzi incapaci che ha usato una bomba nucleare per debellare un nugolo di zanzare; ora lo stesso gruppo di stronzi incapaci accusa la popolazione di essere la causa della seconda ondata e propone un nuovo lockdown. Così si va avanti da un lockdown ad un altro con in mezzo niente, fino alla guerra civile. Secondo voi è ammissibile?

Questa tragedia ha dei responsabili, e non sono i cittadini. E chi ha dato sostegno alle tesi del governo santificando il lockdown, per me, è moralmente corresponsabile di questa tragedia.

Enemy of the State

by Aurelio Mustacciuoli & friends

Questa rubrica raccoglie voci critiche all’espansione statale e alla progressiva sempre maggiore invadenza nelle nostre vite con conseguente restrizioni dei diritti diritti e delle libertà. La rubrica si ispira alla figura del filosofo Murray Newton Rothbard, the “Enemy of the State” per eccellenza.

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About The Author

Aurelio Mustacciuoli

Aurelio Mustacciuoli: ingegnere, imprenditore, pilota. Ha scritto il libro "La Teoria della Forza Guardiana", studioso di liberalismo e della Scuola Austriaca di Economia. Ha fondato l’associazione "Italian Civil Liberties Union" e il blog "The Liberty Plus" su cui cura la rubrica "Enemy of the State"

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