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CENSURA E FASCISMO NON PASSERANNO.. RESTERANNO CON NOI A LUNGO

CENSURA E FASCISMO NON PASSERANNO.. RESTERANNO CON NOI A LUNGO

Non credo che ci possa essere una vera lotta contro la censura, finché il posto di chi difende la libertà di espressione è occupato da gran parte di chi sta dando solidarietà a Carlo Rovelli. 

Perché è gente che quasi immancabilmente si ricorda della censura solo a fasi alterne, solo quando tocca uno del loro circolino, solo quando è da rinfacciare al governo e alla politica dell’area avversaria, solo quando gli costa poco farlo, e solo su questioni di scarsa importanza (perché sì Rovelli al Salone del libro, per altro già reinvitato, è una questione di scarsa importanza, sia pure ammettendo che son cose che non dovrebbero accadere). 

Non è gente che abbia criticato a muso duro la censura durante la pandemia, né la comunicazione terroristica del governo, né le discriminazioni legali volute col green pass, né che abbia fatto le barricate per Agamben o Zhok, né che abbia speso una parola per Davide Rossi querelato da Speranza, né che critichi le leggi liberticide in via di approvazione in tutto l’Occidente che segnano una deriva fascistoide verso il controllo politico dell’informazione e della discussione pubblica, con tanto di integrazione corporativa pubblico privato tra istituzioni e grandi aziende dei social, del tech e dei servizi finanziari, e mi riferisco al Digital Service Act, al Digital Market Act, a quanto emerso dai Twitter Files e altre inchieste simili, a quanto sta avvenendo in Brasile, all’Online Safety Bill in Inghilterra, a quanto accaduto durante il covid in Canada e alle nuove norme proposte da Trudeau, a quelle approvate o sostenute da Jacinda Arden.. 

Insomma è come minimo gente che occupa il posto della lotta alla censura, ma ne fa una versione farsesca, pavida, ipocrita e faziosa. Così come occupa il posto dell’antifascismo.

Quindi quando sento la Murgia – che ha ridotto il fascismo e l’antifascismo a una caricatura allucinata con il suo “Istruzioni per diventare fascisti” – dire che “La censura di Levi è un punto di non ritorno perché legittima la punizione del dissenso su richiesta del potere.” e penso a quanto accaduto negli ultimi anni e quanto sta accadendo tutt’ora, mi sembrano affermazioni grottesche, intollerabili, offensive, vergognose, che o sono semplicemente folli o sono terribilmente crudeli e ipocrite.

Censura e fascismo non passeranno. No, non nel senso che gli bloccheremo la strada e li terremo fuori, ma nel senso che sono con noi per restare a lungo.

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