
CHE NESSUNO ALZI IL BRACCIO DESTRO

DI IRENE IACCIO
Essere antifascisti non significa essere contro la censura, la censura è una cosa buona dopotutto, ci protegge dal pericolo delle fake news. Non significa difendere la democrazia, per carità! votare va bene ma poi guai ad assecondare i “mutevoli umori” (cit. Mattarella) del popolino ignorante. Non significa stato di diritto, sia ben chiaro, non esistono i diritti. Puoi essere privato del lavoro o della possibilità di prendere un autobus da un giorno all’altro se il sovrano pensa che sia necessario per un bene superiore. Non significa pretendere una stampa libera che faccia le pulci al potere, ci mancherebbe.
Qualunque obiezione o domanda non è che complottismo o negazionismo, tutta robaccia che andrebbe semplicemente messa fuori legge. Libertà di manifestare? naa. Privacy? macché. Separazione dei poteri? seee matusa!
Essere antifascisti significa assicurarsi che nessuno alzi il braccio destro, mai, neanche per chiamare l’autobus. Nessuna forma di autoritaritasmo è possibile se quel cazzo di braccio resta ben aderente al corpo.
Propongo l’introduzione del VAR nelle nostre città per verificare la sussistenza e la volontarietà dei falli e comminare le relative sanzioni. Questo ci metterebbe al riparo da qualunque possibile deriva autoritaria, poi possiamo pure avere un partito unico, entrare in stato di emergenza perenne e prendere ordini da una potenza straniera.
La democrazia è salva. Viva la Repubblica (nel senso del giornale).