
Forza Guardiana diventa Italian Civil Liberties Union

Due anni fa ho scritto un libro, “La Teoria della Forza Guardiana”, voleva essere una riflessione su come uscire dalla degenerazione statalista della nostra democrazia. Rothbard ha detto che il libertarismo è una filosofia alla ricerca di una politica, ecco, nella mia idea, la Forza Guardiana era quella politica, una forza popolare che contrastasse sempre la continua richiesta di più stato, che si traduce sempre in più spesa pubblica, più restrizioni di libertà e più esproprio di proprietà.
Poi però c’è stata l’esperienza terrificante di questi ultimi due anni, che hanno fatto toccare con mano a tutti noi quanto fossero forti e profondamente radicate nel nostro paese le pulsioni autoritarie e stataliste e quanto sia velleitario cercare un consenso politico intorno a queste idee.
Non so se un giorno ci saranno le condizioni per un libertarismo politico che si esprima attraverso una forza guardiana, oggi non ci sono, tuttavia è sempre più indispensabile che un’etica sociale libertaria che individui e circoscriva i limiti dell’uso legittimo della forza, inizi a soffiare come fosse aria fresca nella società e nella politica, per spazzare via l’aria viziata dalle idee collettiviste e socialiste che nullificano l’individuo. Senza di essa tutti i partiti politici sono sovrapponibili e tutti non fanno altro che promuovere una socialdemocrazia a diversa intensità di rosso.
A tal fine Forza Guardiana ha deciso di mantenere lo spirito guardiano ma di trasformarsi in “Italian Civil Liberties Union” una organizzazione non politica per promuovere questo cambiamento culturale nella società civile. Una associazione che difenda senza compromessi i diritti naturali sotto attacco, che vigili, come un guardiano appunto, per evitare che la politica possa continuare a limitare e sospendere le nostre libertà, che diffonda i principi economici della scuola austriaca e ne promuova l’applicazione nella politica.
Aurelio Mustacciuoli
UN COLLODI POLITICAMENTE SCORRETTO APPENDEVA I SUOI NEMICI AL LAMPIONE..
Autoritarismo, ricchezza e povertà, il disgusto per l’ipocrisia del sistema giudiziario, l’egoismo, la corruzione la menzogna sono solo alcuni degli argomenti che la fiaba del burattino di legno ha portato all’attenzione degli italiani e del mondo.
QUALCOSA NON VA CON LA LOTTA ALLA DISINFORMAZIONE – OPEN E DAVID PUENTE NE SONO L’ESEMPIO
Se esiste un testimonial, un poster boy, una perfetta incarnazione, di come la lotta alla disinformazione sia una farsa, non può che essere David Puente.
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IL DIGITAL NEWS REPORT 2023 – COME VANNO LE COSE PER GIORNALISMO E INFORMAZIONE?
È uscito il Digital News Report 2023 del Reuters Institute. Basato su un sondaggio su oltre 93.000 consumatori di notizie online in 46 mercati che coprono metà della popolazione mondiale, è la più importante ricerca sullo stato del giornalismo e dell’informazione a livello globale.
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I PERICOLI DELLA LOTTA ALLA DISINFORMAZIONE
Quando sentite dire che la disinformazione è un pericolo per la democrazia pensate a questo: che spesso la fanno le istituzioni, i principali partiti, i media mainstream.
Con il Russiagate è andata proprio così: le informazioni false del Dossier Steele, quelle su Alpha Bank, le scorrettezze nelle richieste FISA e tutto il resto sono stati opera congiunta in vario modo dell’opera della Campagna Clinton, dell’FBI, dei media mainstream, del Partito Democratico, etc..
I PAESI CHE VORREBBE ABOLIRE LA CRITTOGRAFIA END TO END IN EUROPA
Un documento governativo trapelato e reso pubblico da Wired mostra che la Spagna vorrebbe vietare la crittografia end-to-end.
RAPPORTO DURHAM – L’ARTICOLO MIGLIORE E QUELLO PEGGIORE
Leggendo gli articoli usciti sul rapporto Durham (in Italia) e facendone una rassegna stampa mi sono divertito a provare a scegliere il migliore e il peggiore.