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I danni del formalismo giuridico e politico

Dialogando con una certa tipologia di radicali si scopre che essi trasportano nell’interpretazione della realtà quello che è il loro formalismo esteriore interno.
Siccome loro tendono a essere fanatici nel modo di intendere le regole, pensano che nel mondo, in particolare nel mondo del potere, si sia altrettanto formalisti, e quindi hanno perso totalmente la capacità di interpretare in modo realistico i rapporti di potere (mentre un libertario deve essere un realista politico).
Faccio degli esempi: se io dico che i miei ricorsi straordinari, attualmente davanti il Consiglio di Stato, avranno successo solo se i magistrati sapranno dimostrarsi indipendenti dalla politica, reagiscono con la risata.
Se io dico che quello che dicono i tecnici, ad esempio Fauci, va interpretato politicamente, reagiscono con la risata.
Se io cito il libro The great reset, che illustra, da parte di economisti prestigiosi, come il Covid sia una grande occasione di ristrutturazione del potere, dello Stato, dell’economia, reagiscono con la risata.
Io non so quando si sia verificata tale trasformazione, dato che Pannella ai miei tempi era un sostanzialista ermeneutico, anche se invocava il rispetto delle regole.
Tuttavia ciò dimostra a quali ingenuità conduca il formalismo giuridico e politico, ossia a bersi qualsiasi cosa l’autorità intenda comunicare quale sua verità ufficiale.

Il Negazionista

by Fabio Massimo Nicosia

Avvocato, giurista, scrittore, teorico del diritto e della politica, ha pubblicato diversi volumi e diversi saggi, tanto nel diritto amministrativo, quanto nella filosofia del diritto e della politica.

Fabio Massimo Nicosia

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