L’obiezione principale che si fa a chi denuncia la dittatura sanitaria imposta dal Governo Conte è che la lamentela è manifestamente infondata, perché anche all’estero sono state prese misure di emergenza sanitaria, sia pure di minor pervasività.
È un’eccezione apparentemente vincente, perché sembra togliere il carattere politico dell’emergenza nell’oggettivazione tecnica del “così fan tutte le autorità sanitarie e governative del mondo”.
Ma questa risposta non può bastare, quando i dati sulla mortalità e provvedimenti come l’obbligo della mascherina all’aperto siano in stridente contrasto con la logica elementare: il COVID-19 uccide infatti MILLE VOLTE MENO della peste nera del Trecento (quella sì una pandemia) e un panno davanti alla bocca non ha alcuna utilità preventiva all’aria aperta, se si mantenga un certo distanziamento.
Ma perché, allora, i provvedimenti restrittivi esistono anche negli altri Paesi, con dati sanitari analoghi, se non migliori, dell’Italia?
La causa è il processo di globalizzazione sanitaria e l’avvenuta concentrazione di poteri di direzione dei comportamenti degli Stati da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Tale organizzazione specializzata dell’ONU ha ormai la funzione di coordinare le azioni dei sistemi sanitari in tutti i Paesi aderenti, secondo automatismi dirigisti che pongono i Governi nella comoda condizione di adeguarsi, piuttosto che nella sgradevole condizione di prendersi gravi responsabilità decidendo in proprio o discostandosi dalle sue prese di posizione.
Per cui, di fatto, è l’OMS che decide il da farsi nell’emergenza sanitaria – che essa stessa dichiara – in quasi tutti i Paesi aderenti all’ONU.
Ecco il perché della sostanziale uniformità dei protocolli anche amministrativi.
Questo formidabile potere dirigista è stato strumentalizzato dal Governo cinese, che si è infiltrato nell’OMS influenzandone profondamente il vertice. E gli USA di Trump, conseguentemente, hanno risposto uscendo da tale organizzazione ormai politicizzata.
È una guerra non convenzionale per il dominio del mondo di domani, che si sta combattendo sopra le nostre teste; ma anche sopra le nostre facce mascherate…
Luca Maria Blasi
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