
La notizia del giorno 02/02/2020

Ogni giorno una notizia e un commento
La notizia
Qual è, secondo i censori, il ‘reato’ degli Aristogatti, che gli è valso la punizione del bollino rosso, il divieto ai minori di 7 anni (ohibò) ed è stato rimosso dall’account Disney Plus dei bambini? Nella scena, probabilmente la migliore di tutto il cartone, quando i gatti amici di Romeo del rione popolare cantano “Tutti quanti vogliono fare Jazz”, al piano compare il gatto asiatico, il giallo con gli occhi a mandorla Shun-Gon che suona con le bacchette. Orrore, gridano gli psicopatici, quello per il loro cervellino all’ammasso sarebbe uno stereotipo razzista. Davvero? Peccato che nella versione doppiata italiana di stereotipi ce ne sono a bizzeffe, a cominciare dal mitico gatto Romeo, doppiato in romanesco dal grande Renzo Montagnani che conferisce al micio un’aria alla Califano, sciupafemmine romantico e sbruffone, eroe buono e sottoporoletario che si prodiga come una canaglia gentile per arrivare al cuore di Duchessa. Oppure le due oche che parlano italiano inglesizzato, Adelina e Guendalina, in gita in Francia e che a momenti fanno affogare Romeo perché non sa nuotare nel fiume. Oche a cui si aggiunge lo zio, inglese pure lui e ubriacone, il papero Reginaldo, un tipico sbevazzone inglese che però pare non abbia suscitato nessuna ira dei cervelli all’ammasso della nuova Disney.
“Gli Aristogatti” fa parte di quei capolavori colti per bambini e meno bambini che la Disney in quegli anni produceva in serie. Nel cartone c’è tanto materiale per ingentilire l’animo, c’è la splendida musica classica, delizioso il gatto Bizet che suona col grammofono la “Carmen”, di Bizet, appunto, quando il vecchio avvocato George e Madame ballano. C’è tanto magnifico jazz. Ci sono le prese in giro degli stessi francesi; i due bracchi briganti che si chiamano Lafayette, il mitico architetto francese della Rivoluzione e Napoleone. Non c’è violenza gratuita, non c’è malafede, non c’è alcuna sottotraccia infastidita e moralista, tipica dei nuovi prodotti hollywoodiani e netflixiani, ormai inguardabili storielle eticamente corrette e per questo spazzatura ideologica.
Qui l’articolo completo di Adriano Angelini Sut su Atlantico Quotidiano
Il commento
Vanno in giro e buona parte di chi incontrano sospettano sia un mostro. Siccome quando prendono in mano un libro di Mark Twain pensano alla schiavitù e al razzismo, non possono godersi nemmeno “Le avventure di Tom Sawyer”. Un drammone strappalacrime come “Via col vento” non li commuove. Quando guardano Peter Pan, Dumbo e gli Aritogatti al posto di divertirsi e commuoversi si indignano. Non riescono a leggere un libro o un fumetto, vedere un film o un cartone animato, godersi una partita di calcio, senza che gli parta la ciribiciaccola.. ma che razza di persone sono? Oltre ad essere dei mentecatti i nuovi censori progressisti, sono anche delle persone tristi, con una vita di m….
RAPPORTO DURHAM – L’ARTICOLO MIGLIORE E QUELLO PEGGIORE
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Section 230: la corte la lascia intoccata
“Internet non ha ucciso i libri, li ha resi più forti” dice Valerio Bassan parla del rapporto tra libri e tecnologia.
Internet Archive rischia di scomparire (e con lui un pezzo di Rete) di Laura Carrer su Guerre di Rete
In Turchia Twitter sta bloccando le notizie sulle elezioni
Il circuito dei festival di cinema
La censura di libri e documenti sui fatti di piazza Tienanmen
IL RAPPORTO DEL PROCURATORE SPECIALE JOHN DURHAM
Il rapporto del procuratore speciale John Durham indica che l’indagine Crossfire Hurricane su Trump non avrebbe dovuto essere aperta
NAZIONALE AZZURRA E POLITICIZZAZIONE DELLO SPORT
Una delle ragioni per le quali, da molti anni, ho difficoltà a tifare per le nazionali italiane...
CENSURA E FASCISMO NON PASSERANNO.. RESTERANNO CON NOI A LUNGO
Non credo che ci possa essere una vera lotta contro la censura, finché il posto di chi difende la libertà di espressione è occupato da gran parte di chi sta dando solidarietà a Carlo Rovelli.
PICCOLE COMUNITÀ AUTONOME E FEDERATE
Piccole comunità autonome e federate anziché grandi democrazie rappresentative
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GUERRA AL CETO MEDIO
La guerra alla casa e all’automobile è una guerra al ceto medio
SEGNALAZIONI – 12/05/2023
CARO AFFITTI Airbnb risponde: https://www.airbnb.co.uk/e/facciamoilcheck GOOGLE Aggiornamenti dal...
Perché mio nonno, ferrotramviere di Samassi trasferito a Quartu, povero come la merda, senza mutui, é riuscito a lasciare in eredità ben due appartamenti ai 5 figli, senza morire di lavoro ?
Semplice, perché 70 anni fa c’erano meno parassiti pubblici da mantenere, meno regole e anche i più poveri avevano opportunità di emanciparsi lavorando.