
La nuova sezione di arte di Lib+. Si comincia con Antonio Barrese.

Antonio Barrese è un grande artista ma prima di tutto è un amico, ed è con lui che voglio iniziare a parlare di arte su Lib+.
Sì, di arte, perché l’arte è la grande assente della cultura contemporanea. È stata relegata a arredamento, a volte a intrattenimento, ma l’arte è la nostra vita, è il modo con cui ci evolviamo.
L’artista costruisce mondi fuori dal suo tempo. Una delle mie frasi preferite è che “il tempo dell’arte è uno”, per dire appunto che non importa se stiamo di fronte ad un’opera di un artista vivente, contemporaneo o di un’epoca passata. L’arte ha in ogni tempo la stessa forza creatrice e rivoluzionaria che colpisce nel profondo le nostre coscienze.
Anche se ho voluto lanciare un po’ per gioco la rubrica IThinkIsArt, dove ciascuno può proporre opere che ritienga siano arte o persone che siano artisti, l’arte è un lavoro, non un gioco e neanche un hobby.
E l’artista è un professionista che prima di tutto ha una ossessione maniacale per il suo lavoro.
Ma come si diventa artisti? Cos’è che fa di qualcuno un artista e di altri no? Come si distingue un’opera d’arte da una crosta?
Come l’arte può fare di noi esseri migliori e aiutarci a trovare un senso?
Sono queste le domande che porrò ad alcuni artisti che hanno lasciato un segno indiscusso nel loro tempo o che mi hanno colpito con la loro vita, perché lo stesso vivere può essere una forma d’arte.
A volte questa conversazione avrà la forma di un monologo, se l’artista in questione non è più su questo mondo, ma non è il caso di Antonio Barrese che con il Gruppo MID è stato un innovatore e una vera avanguardia nel panorama artistico milanese degli anni 70.
Un caposcuola che ha inventato l’arte cinetica, per molti versi in anticipo di trent’anni sulle esperienze digitali che si sono affermate negli ultimi venti anni.
Un artista che ha spaziato dal design – dove ha vinto ben 7 compassi d’oro, l’oscar del design industriale – alla manifattura di oggetti cinetici, alla letteratura.
Un uomo complesso che mi ha colpito per aver iniziato la sua carriera con un nome collettivo – Gruppo MID, un approccio poco libertario – ma che ha alla fine, come tutti gli artisti, ha lasciato un’impronta individuale.
Questo numero iniziale è dedicato a lui, voglio farvelo conoscere con le sue opere e una chiacchierata tra amici.
I PERICOLI DELLA LOTTA ALLA DISINFORMAZIONE
Quando sentite dire che la disinformazione è un pericolo per la democrazia pensate a questo: che spesso la fanno le istituzioni, i principali partiti, i media mainstream.
Con il Russiagate è andata proprio così: le informazioni false del Dossier Steele, quelle su Alpha Bank, le scorrettezze nelle richieste FISA e tutto il resto sono stati opera congiunta in vario modo dell’opera della Campagna Clinton, dell’FBI, dei media mainstream, del Partito Democratico, etc..
I PAESI CHE VORREBBE ABOLIRE LA CRITTOGRAFIA END TO END IN EUROPA
Un documento governativo trapelato e reso pubblico da Wired mostra che la Spagna vorrebbe vietare la crittografia end-to-end.
RAPPORTO DURHAM – L’ARTICOLO MIGLIORE E QUELLO PEGGIORE
Leggendo gli articoli usciti sul rapporto Durham (in Italia) e facendone una rassegna stampa mi sono divertito a provare a scegliere il migliore e il peggiore.
SEGNALAZIONI – 18/05/2023
Section 230: la corte la lascia intoccata
“Internet non ha ucciso i libri, li ha resi più forti” dice Valerio Bassan parla del rapporto tra libri e tecnologia.
Internet Archive rischia di scomparire (e con lui un pezzo di Rete) di Laura Carrer su Guerre di Rete
In Turchia Twitter sta bloccando le notizie sulle elezioni
Il circuito dei festival di cinema
La censura di libri e documenti sui fatti di piazza Tienanmen
IL RAPPORTO DEL PROCURATORE SPECIALE JOHN DURHAM
Il rapporto del procuratore speciale John Durham indica che l’indagine Crossfire Hurricane su Trump non avrebbe dovuto essere aperta
SEGNALAZIONI 13/05/2023
LIBERTÀ, SAPERE E MERCATO La scommessa di Free Academy, una università privata per affermare i...
SEGNALAZIONI – 12/05/2023
CARO AFFITTI Airbnb risponde: https://www.airbnb.co.uk/e/facciamoilcheck GOOGLE Aggiornamenti dal...
Perché mio nonno, ferrotramviere di Samassi trasferito a Quartu, povero come la merda, senza mutui, é riuscito a lasciare in eredità ben due appartamenti ai 5 figli, senza morire di lavoro ?
Semplice, perché 70 anni fa c’erano meno parassiti pubblici da mantenere, meno regole e anche i più poveri avevano opportunità di emanciparsi lavorando.
I RISULTATI DEL SONDAGGIO: LIBRI DA LEGGERE PER UNA CRITICA DELLA GESTIONE DELLA PANDEMIA
Abbiamo ricevuto 30 risposte al nostro sondaggio. Al primo posto troviamo "L'esperimento. Il virus...
SEGNALAZIONI – 10/05/2023
MERCATO Fabio Massimo Nicosia su Radicalianarchici riflette su Lavoro non commissionato e valore...