
La politica della paura

Come dimostrano i messaggi di WhatsApp di Matt Hancock le autorità politiche hanno letteralmente fatto politica della paura, calibrando le loro azioni, la loro comunicazione e le tempistiche delle loro decisioni, allo scopo di fare paura ai cittadini e usare la paura perché obbedissero.
Non è dietrologia è letteralmente ciò che è successo e che dietro le quinte si dicevano anche loro.
È evidente che questo è avvenuto anche in Italia, in primis con la comunicazione terroristica, consapevolmente falsa, sensazionalista, allarmista e violenta di Mario Draghi.
A sostenerlo c’erano in prima fila, con più fervore di tutti gli altri, tutte le principali forze dell’antifascismo, Speranza ministro della Sanità, i loro elettori, i loro giornali, i loro opinionisti e i loro pseudo intellettuali di riferimento.
È di questo che c’è da aver paura, più di tutto, prima di tutto.