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La scuola del futuro

La scuola del futuro
Gli insegnanti si dichiarano lavoratori fragili.
Ho trovato questa testimonianza di una madre che ha adottato l’homeschooling da 5 anni:
“Ho tre figli e facciamo homeschooling da 5 anni. Non vedo qual è il problema e quale sia il limite di tale scelta. Non hanno nè problemi di socializzazione( tarlo fisso questo dei genitori) nè di linguaggio o di esprimersi, anzi. Spesso il loro modo di ragionare e di viaggiare con la fantasia e la creatività mi lasciano sbigottita. Tante volte mi fanno domande a cui nemmeno io so rispondere e allora la risposta la cerchiamo insieme e non soltanto nella testa dell’insegnante.
La grande sa tutto di mitologia , argomento che a scuola viene solo accennato ( ci credo, lì sono nascoste molte cose che la gente non deve comprendere! ) Un giorno le ho chiesto di fare un riassunto di una paginetta di libro…lei mi ha detto: “Mamma io non ti riassumo solo una pagina…non mi spreco…se devo farlo io ti riassumo il libro intero! “ ( anche a chi va a scuola rimane questo entusiasmo?) Passiamo in biblioteca una volta al mese è il prestito totale è oltre i 30 libri e non perchè lo voglio io ma i bimbi La seconda ha imparato da sola a leggere e scrivere, noi abbiamo fornito solo gli strumenti…perchè se lasciato libero l’essere umano ha potenzialità che neppure lui stesso sa di avere! I momenti in cui studiano non sono mai dentro le mura di casa, sono fuori all’aria aperta, nei parchi, nei sentieri di montagna, al mare… il mondo è una palestra dove imparare! E non mancano gite, visite a musei, feste, saggi, teatri.
Se l’adulto lasciasse DAVVERO in mano al bambino il timone della sua vita il mondo comincerebbe a migliorare un po’.”
Inoltre Google ha fatto una sua università. Microsoft farà lo stesso. Apple ha già la Apple Academy.
Le università statali sono sempre più inutili.
Mentre quelle private inutilmente troppo care.
Le Big Company saranno la scuola e la formazione delle future federazioni. Gli insegnanti statali possono cambiare lavoro

Controcorrente

by Elisabetta Scarpelli

Lo Stato produce statalismo

Immaginiamo di creare un nuovo apparato X con il compito di occuparsi del problema X. 

Allochiamo un budget, delle risorse, un certo numero di impiegati, stabiliamo obiettivi e norme e regole su come deve operare, etc..

Quale è l’esito che ci segnalerà l’apparato X più probabilmente dopo un anno?

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Sono cinestetica, dismorfofobica, sociopatica, psico labile, astigmatica e a tratti ossessivo compulsiva.

Elisabetta Scarpelli

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