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Prede e predatori

Il regno animale è diviso fra prede e predatori, l’umanità, non ha più da tempo un predatore in grado di limitarne la crescita.
Le proiezioni ci dicono che cresciamo troppo, 1 miliardo ogni 20 anni, Il quarto mondo cresce di 80milioni di individui ogni anno e hanno fame dello stile di vita occidentale, mentre le risorse naturali sono in esaurimento.
Secondo i costruttori di sistemi dirigisti (i predatori), siamo avviati ad un disequilibrio demografico insostenibile e ne sono terrorizzati, sono terrorizzati dalla paura di perdere tutto, perchè avanti così non ce ne sarà per nessuno, e hanno deciso di aprire la caccia e sterminare le prede e se non potranno sterminarle, le ridurranno in cattività.
Noi siamo le prede, loro, i predatori.
Il loro egoismo li rende spietati e allo stesso tempo ciechi e sordi, credono che la soluzione per il benessere dei pochissimi, sia la miseria nera dei moltissimi, dimentichi del fatto che i popoli in miseria, inizieranno a riprodursi come conigli.
Come sempre, vado controcorrente e credo che la corretta soluzione, sia l’esatto opposto, elevare gli standar qualitiativi di vita dei paesi poveri, così da interomperne la crescita demografica, ma di certo mi sbaglio, chi sono io, se non un povero coglione? E lo dico senza ironia alcuna, dannatamente più semplice, levarci la libertà, il lavoro, e tutto quello che abbiamo conquistato negli ultimi 70 anni, basteranno un paio di generazioni e nessuno ricorderà più com’era prima e se qualcuno lo farà, sarà sufficente eliminarlo virtualmente, basterà un click: niente soldi sul c/c, l’auto non si accenderà e il profilo social verrà oscurato.
Siamo morti che camminano.
Siamo all’alba di una nuova apocalisse, ma almeno noi, potremo dire che c’eravamo, c’eravamo quando tutto è iniziato e c’eravamo quando tutto è finito.

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by Alessandro Prignacchi

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Imprenditore, appassionato di economia austriaca.

Alessandro Prignacchi

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