
Socrate, virus C ed economia

Già 2500 anni fa circa era chiaro come sarebbe andata a finire. In questo breve video (sottotitolato in italiano) in cui si parla della massima espressione della logica e dell’intelletto umano, si capisce un semplice fatto che molti invece hanno ignorato: il suffragio universale e la democrazia rappresentativa sono la base del marciume sociale che affrontiamo quest’oggi. Sono i nemici naturali del pensiero indipendente, che attualmente viene sovvertito dai presunti esperti che vogliono “proteggervi” a tutti i costi. Se Socrate ha dimostrato una cosa, tra le tante altre, è stata anche quella di avere libertà nella morte. Annullare la vita è una condanna a morte, di conseguenza accettare la morte (rischio) è una scelta puramente razionale.
La scelta è la chiave, ciò che concediamo agli altri rimane sempre un’estensione della nostra volontà. Le percezioni possono essere offuscate, ma il risultato finale è una concessione negativa o positiva. La fretta di figure istituzionali, come i virologi elevati dalla stampa e dai media a presunti “esperti”, ad annullare il ragionamento a favore di una concessione della scelta individuale nelle loro mani è la ragione per cui Socrate odiava la democrazia. Quando viene meno il primo, allora la scelta non è più “informata”, ma contaminata dal lassismo, dalla pigrizia e dall’ignoranza. Se davvero non fosse così e la scienza fosse davvero la bussola con cui si muovono gli esperti osannati sui media, perché censurare ricerche scientifiche come quella danese sulla inefficacia delle mascherine come strumento di prevenzione?
Sorge il dubbio che non si tratti più di “sicurezza” e prevenzione della malattia, ma di idolatria. Indossando il “sacro bavaglio”, in modo da coprire la bocca in ossequio alla nuova religione, si spera disperatamente in una protezione, che questo atto di fede equivalga a tenere in alto un crocifisso per combattere il diavolo. Sono indossati come un atto di fede, non come scienza. Si spingono le persone a credere in un vaccino, in un leader, nella “scienza”, in qualsiasi cosa le salverà…
Ma non tutti gli dei sono uguali, perché alcuni sono impostori. Finora, il dio della “scienza”, chiamato a proteggerci dal virus C, è stato un flop. Niente di quello paventato dai media come panacea è stato in grado di fermare il virus. E che dire degli dei dell’economia? I principi di fede spingono a credere che loro (gli economisti che gestiscono il sistema bancario centrale) possono stampare sempre più denaro senza causare un aumento dei prezzi al consumo; che il mondo soffra di un eccesso di risparmi, quando i tassi di risparmio sono vicini ai minimi storici; che possono impostare i prezzi meglio del libero mercato; che sanno di quali tassi d’interesse ha bisogno l’economia; che possono chiudere un’economia e sostituire la produzione reale (ricchezza reale) con denaro fasullo.
Gli individui stavano già abbandonando la fede in questi dei prima che arrivasse il “cataclisma” sanitario, trovando un loro posto nel mondo che fosse in accordo a desideri che sentivano propri. Quello che i pianificatori centrali vogliono “salvare” è un mondo morente, che ha fatto il proprio corso e adesso deve accettare, in base alle regole della vita di doversene andare. La fiumana di controllo cui assistiamo non è per il bene degli individui, e nessun altro tranne voi può sapere qual è, rappresenta il tentativo di far sopravvivere a tutti i costi qualcosa che è al di là della redenzione. Pensateci un momento: davvero nel mondo che ci stiamo lasciando alle spalle esisteva un’idea di possesso coerente con il pieno controllo da parte degli individui di ciò che possedevano? In un mondo in cui le tasse permeano ogni aspetto della vita umana, si può affermare che esista un pieno controllo da parte dei possessori? In un mondo in cui le risorse monetarie che accumuliamo per i giorni di magra possono essere diluite da un ente che agisce aggirando le leggi sulla contraffazione, si può affermare che esista un pieno controllo da parte di chi utilizza il denaro fiat?
Il controllo è sempre una concessione e mai come adesso sta diventando chiaro chi è il vero controllore della società (o presunto tale). Mai come adesso sta diventando chiaro chi è il truffatore, il manipolatore, l’assassino, il ladro. Non è un periodo buio quello che stiamo vivendo, è invece uno dei più grandi stimoli che il libero mercato possa dare agli individui per farli ragionare su ciò che consideravano una sicurezza ieri e oggi non lo è più. Affinché, soprattutto, tornino a riscoprire valori salutari e solidi su cui fondare il futuro.
Il vero voto è quello concesso attraverso la spesa di una unità monetaria e Satoshi ha tracciato l’inizio di una via alternativa.
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Accademico della Scuola Austriaca d’economia, blogger, scrittore, studioso di liberalismo. E’ stato varie volte relatore in conferenze e ospite in trasmissioni radiofoniche. Nel 2012 partecipa alla fondazione dell’Associazione Von Mises Italia di cui è responsabile editoriale. Dal 2018 è community manager per il progetto Melis Wallet e nello stesso anno è entrato a far parte del Comitato Scientifico della Bcademy.