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I LIBRI CRITICI PIÙ INTERESSANTI SULLA GESTIONE DELLA PANDEMIA – UN SONDAGGIO

La gestione della pandemia è stata criticata da molti, sotto vari aspetti e da diverse prospettive: ecco una lista dei libri critici più interessanti.

Li avete letti? Li leggerete? Che ne pensate? Avete altri libri (italiani) da segnalare?

Votate nel sondaggio e lasciate le vostre opinioni nei commenti!

IL SONDAGGIO


I LIBRI

L’INFINITO ERRORE. LA STORIA SEGRETA DI UNA PANDEMIA CHE SI DOVEVA EVITARE – di Fabrizio Gatti, edizioni La Nave di Teseo, 2021

Dalla quarta di copertina: “Fabrizio Gatti, in un’indagine durata più di un anno sulla pandemia che ha sconvolto il mondo, dimostra come la debolezza della politica, gli interessi dell’economia e la forza strategica della Cina abbiano aperto la strada alla diffusione del virus. Per la prima volta, un libro descrive nei minimi dettagli la catena di errori commessa dagli scienziati e dai governi che avevano il dovere di prevenire e fermare la trasmissione del contagio.”

Note: Gatti si è lamentato del fatto che il suo libro sarebbe stato penalizzato da Google, affermando:

“I fatti. Ho presentato il mio libro ‘L’infinito errore’, pubblicato in aprile da ‘La nave di Teseo’ in una lunga intervista pubblicata dal collega Daniele Rielli nel suo podcast, che usa per la diffusione i canali Youtube. Ora, tentando di sponsorizzare il contenuto, Rielli si è accorto che gli era impossibile, per via di una scansione data dall’algoritmo sulla base di un vocabolario. La spiegazione data da Google? Nel mio libro avrei trattato i temi della pandemia con poca sensibilità”.

“Il caso è emblematico: in Cina il firewall è imposto dal regime, da noi da è una multinazionale privata dall’alto della sua posizione rilevante sul mercato, specie quello pubblicitario, a poter dire che se qualcuno vuole occuparsi del mio libro, dovrà farlo a sue spese senza sponsorizzare”.

FALLIMENTO LOCKDOWN. COME UNA POLITICA SENZA IDEE CI HA PRIVATI DELLA LIBERTÀ SENZA PROTEGGERCI DAL VIRUS – di Piero Stanig e Gianmarco Daniele, edizioni Egea, 2021

Dalla quarta di copertina: “Questo non è un libro sulla pandemia. Non siamo né biologi né epidemiologi: il nostro campo di competenza ha a che fare con la valutazione della qualità del processo decisionale e con l’efficienza e l’efficacia delle soluzioni adottate dalla politica, non con i dettagli delle politiche di salute pubblica. Questo è un libro sui lockdown – quelli del marzo e aprile 2020 e quelli vagamente edulcorati delle zone colorate – e sul loro contorno di misure restrittive. È un libro che analizza scelte politiche, campagne mediatiche, opinione pubblica, tensioni tra democrazia e tecnocrazia, e fragilità dei diritti individuali sotto il peso di un’emergenza. Perché il lockdown è un’invenzione del 2020, introdotta un po’ per sbaglio e sull’onda del panico dal governo italiano, quindi emulata in altri paesi occidentali. I piani pandemici preparati nei primi due decenni di questo secolo non prevedevano infatti nulla di simile, nemmeno per pandemie molto più gravi, e in generale avevano un approccio molto diverso, attento ai costi e ai benefici di ciascuna misura e sempre preoccupato di preservare quanto più possibile la vita normale della società.”

Note: ho conosciuto questo libro tramite Piero De Luigi e ne ho parlato anche in una delle mie tirate sul Miglioverde..


CORONAVIRUS: STATO DI PAURA. LA STORIA CONTROVERSA E DOCUMENTATA DI UNA PANDEMIA – di Leonardo Facco e Gruppo Lao Tse, edizioni Tramedoro e Goware.

Dalla quarta di copertina: “Quando è cominciata, con una violenza inaudita, la campagna d’informazione pro-pandemia, quando i media facevano a gara nel gridare “al lupo, al lupo”, un esiguo gruppo di uomini e donne libere ha scelto di prendere le distanze da chi plaudiva alle misure lesive della libertà dei governi europei, compreso quello italiano. Il Covid-19 si stava mutando in Covid-1984. Un gruppo di individui liberi (il collettivo Lao Tse) ha deciso di pensare con la propria testa, ha scelto di non accettare come data alcuna verità ufficiale. Ha preferito mantenere la calma, osservare gli eventi, approfondire le questioni, verificare le notizie e dibattere al proprio interno. Non ha mai smesso di farsi delle domande. E dalle domande è nato questo libro d’inchiesta, un lavoro d’insieme discusso, confrontato, verificato reciprocamente come si fa per una pubblicazione scientifica. Qualcuno ha cercato di proiettare sul grande schermo del mondo la versione horror di 1984. Ma la regia è stata debole, la trama piena di lacune. Il finale, però, inizia a fare paura: proietta la morte della libertà. Chi ci salverà da Covid-1984? Ci salverà il nostro senso critico di cui questo libro è una bella e pressoché unica testimonianza.”

Note: il gruppo Lao Tse è Lao Tse è collettivo d’ispirazione libertaria costituito da: Antonio Ardimento (avvocato), Aleksander Autina (analista economico), Giuliana Barbano (architetto), Gabriele Barello (consulente energetico e marketing manager), Matteo Casadei (docente e esperto di psicologia clinica), Alessandro D’Uffizi (ingegnere elettronico), Leonardo Facco (giornalista), Alessandro Fusillo (avvocato), Michele Gandolfi (investigatore privato), Stefano Magni (giornalista), Aurelio Mustacciuoli (ingegnere e imprenditore), Paolo Musumeci (commercialista e consulente), Elisabetta Scarpelli (infermiera).

L’ESPERIMENTO. IL VIRUS RIVOLUZIONARIO – Giulio Rupi, Leonardo Facco, edizioni Tramedoro.

Dalla quarta di copertina: L’Esperimento è un libro doppio, è l’incontro fra due generi di scrittura per raccontare una sola storia, quella della pandemia che da un anno sta cambiando la nostra vita.

“L’esperimento” originale è un romanzo di fantapolitica scritto dallo scomparso Giulio Rupi, un ingegnere civile che lo scrisse nel lontano 2001, ma che oggi appare – come molti altri racconti distopici – di  grandissima attualità: “In una galassia, in cui si verificano vicende che ricordano da vicino la nostra storia recente, il protagonista del racconto si ritrova  sottomesso alla «dittatura Biechista», della quale non riesce a darsi una spiegazione, sino a quando l’amico scienziato, l’etologo Arcibald Giono, che vive su un altro pianeta, gli dà spiegazione degli avvenimenti che lo hanno portato a lasciare la sua patria e le ragioni per cui la libertà è andata persa”.

L’altro esperimento di cui ha scritto Leonardo Facco, invece, è un saggio intitolato “Il virus rivoluzionario” che, prendendo spunto proprio dal romanzo di Rupi, viviseziona la narrativa che sta dietro alla “pandemia da Covid-19”, nel tentativo di dare una spiegazione efficace, logica e credibile alla situazione di “nuova normalità” nella quale siamo precipitati, causata da un virus decisamente rivoluzionario.

Note: questo è in primis un (bel) romanzo di fantascienza distopica scritto ben prima del covid, ma come dimostra il saggio di Leonardo Facco incluso c’è un certo parallelismo tra la fantascienza distopica e la gestione della pandemia..


IL GRANDE RESET. DALLA PANDEMIA ALLA NUOVA NORMALITÀ – di Ilaria Bifarini, Autopubblicato

Dalla quarta di copertina: “Nulla tornerà come prima. Dimentichiamoci il mondo come lo avevamo conosciuto prima del febbraio 2020. Esagerazione? Catastrofismo? No, l’inizio di una nuova normalità. Secondo l’autrice, la crisi che stiamo vivendo sarà catalizzatrice di cambiamenti necessari ad accelerare la realizzazione di un disegno già predisposto, smantellando l’attuale sistema socioeconomico. È il Grande Reset, il tema del prossimo Forum di Davos, il consesso annuale dove si riuniscono i grandi della terra per decidere su questioni che riguardano la governance mondiale. Un piano preciso, ufficiale e ben documentato, sul quale istituzioni internazionali, filantropi, organizzazioni non governative e mega-aziende private collaborano apertamente già da tempo. Le nuove abitudini acquisite dalle popolazioni durante la pandemia hanno apportato quell’impulso alla digitalizzazione e all’automazione decisivo per implementare la Quarta Rivoluzione Industriale, che finora stentava a realizzarsi. È l’inizio di una nuova era.”

Note: non ho le stesse idee di Ilaria Bifarini su molte cose, ad esempio sul neoliberismo, però la stimo, perché mi sembra una persona che si impegna a fondo e onestamente in quello che fa e molto di quello che fa è comunque di valore.


LO STATO DI EMERGENZA. RIFLESSIONI CRITICHE SULLA PANDEMIAdi Andrea Zhok, edizioni Meltemi

Dalla quarta di copertina: “Una raccolta dei principali interventi sulla crisi pandemica da parte del filosofo Andrea Zhok, pensatore refrattario a ogni conformismo che da tempo anima il dibattito pubblico e le arene mediatiche. La riflessione di Zhok muove dalla volontà di ampliare gli spazi del dialogo, la circolazione delle informazioni e le occasioni di dibattito, ponendosi come una denuncia sferzante della nostra società – quella delle “post-democrazie” e della loro deriva – dove si preannuncia un cambiamento di paradigma attraverso l’utilizzo di una sistematica governance emergenzialista. Mettendo in discussione i recenti provvedimenti politici, Zhok porta alla luce la pericolosità delle procedure in atto, avvertendo come la crescita di un clima dogmatico e censorio, dove ogni forma di dissenso viene zittita, non possa che condurre al collasso dei principi democratici di dialogo, mediazione e inclusione.”

Note: Andrea Zhok è una delle persone che ho seguito di più durante la pandemia e secondo me è uno di quelli che ha saputo esprimere nel modo più preciso, chiaro e tagliente tanti dei punti critici di come è stata gestita.

LA FABIAN SOCIETY E LA PANDEMIA. COME SI ARRIVA ALLA DITTATURA – di Davide Rossi, Edizioni Macro edizioni

Dalla quarta di copertina: “Secondo l’opinione dell’autore: “Le grandi svolte della Storia arrivano senza preavviso per la gente comune. Ci si trova di colpo catapultati dentro a cambiamenti inimmaginabili fino al giorno prima. Cambiamenti sconvolgenti come quelli legati all’avvento dell’epidemia da coronavirus. Eppure queste svolte vengono pianificate con cura e per lungo tempo da alcuni circoli elitari. Società politiche all’interno delle quali la vera classe dirigente studia il futuro e cerca di determinarlo, disegnando tutti i possibili scenari, al riparo dalle piccole ‘beghe di palazzo’ o dalle competizioni elettorali. Uno di questi circoli, forse il più importante e meno conosciuto in Italia, è l’anglosassone Fabian Society. Ci siamo determinati a scrivere questo libro perché la realtà che stiamo vivendo è vicinissima, quasi coincidente, a quella progettata dai fondatori della Fabian Society. Questo libro ha due obiettivi. Il primo è quello di delineare il pensiero politico della Fabian Society attraverso alcuni cenni storici e verificando quali sono gli attuali uomini e donne di potere che le afferiscono. Il secondo è di analizzare come e quanto la visione del mondo dei Fabiani coincida con quell’epocale tornante della Storia nel quale ci è toccato di vivere: la drastica svolta autoritaria imposta al mondo occidentale attraverso l’utilizzo politico della vicenda Covid-19. Indicheremo per nome e mostreremo le azioni di quei politici italiani legati alla tradizione Fabiana che stanno sconvolgendo le nostre vite. Denunceremo la manipolazione che sta dietro alla narrazione terroristica del coronavirus, la gravità dei ricatti legati alla campagna vaccinale e le conseguenze sociali ed economiche di quanto sta accadendo. Proveremo ad individuare gli obiettivi di questo governo emergenziale della epidemia e constateremo quanto questi coincidano, in modo inquietante, con quelli, totalitari e antidemocratici, dei primi pensatori Fabiani.”

Note: il ministro Speranza per questo libro ha querelato Davide Rossi: qui trovate un’intervista in proposito

A CHE PUNTO SIAMO? L’EPIDEMIA COME POLITICA. NUOVA EDIZIONE AGGIORNATA – di Giorgio Agamben, edizioni Quodlibet

Dalla quarta di copertina: in questa nuova edizione, che contiene un numero di testi quasi raddoppiato rispetto alla precedente, Agamben ha raccolto tutti i suoi interventi sull’emergenza politico-sanitaria che stiamo attraversando. Al di là di denunce e descrizioni puntuali, i testi propongono in varia forma una riflessione sulla Grande Trasformazione in corso nelle democrazie occidentali. In nome della biosicurezza e della salute, il modello delle democrazie borghesi coi loro diritti, i loro parlamenti e le loro costituzioni sta ovunque cedendo il posto a un nuovo dispotismo in cui i cittadini sembrano accettare limitazioni delle libertà senza precedenti. Di qui l’urgenza della domanda che dà il titolo alla raccolta: a che punto siamo? Fino a quando saremo disposti a vivere in uno stato di eccezione che viene continuamente prolungato e di cui non si riesce a intravedere la fine?

Note: Agamben è uno dei pochi intellettuali italiani che è rimasto coerente con sé stesso. Gran parte degli intellettuali italiani fino a prima della pandemia si dilettava nello sport di denunciare qualsiasi cosa come incostituzionale, anti democratica e fascista, citando Marcuse, Foucault, Debord, Chomski, Klein, etc… salvo che quando davvero la realtà gli è andata incontro e avrebbero potuto dire queste cose in modo meno pretestuoso, hanno buttato tutto nel cesso e sostenuto ogni sorta di abuso, di atto incostituzionale e di misura fascistoide, dimostrando definitivamente chi sono e quanto valgono.


LA TIRANNIA DELL’EMERGENZA – di Andrea Venanzoni, edizioni LiberiLibri

Note: questo libro non è ancora uscito (uscirà il 10 giugno), ma sulla fiducia sarà un gran libro. L’autore su Facebook lo annuncia così: “Tra pochi giorni uscirà questo libro, per i meritori tipi di Liberilibri, cui tengo davvero molto. Un regolamento di conti filosofico e concettuale contro chi per anni ha fatto credere di averci macinato le ossa nel nome di una presunta e inesistente salute pubblica e di un oltraggioso “bene comune”. Non un libro sul solo Covid ma su tutte le emergenze utilizzate dal potere per uccidere la libertà e stritolare gli individui.

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