In tema di referendum e riforme costituzionali più di forma che di sostanza, vorrei rilanciare, una proposta del prof. Enrico Colombatto per una riforma questa sì veramente utile, in quanto si oppone alla degenerazione della democrazia in senso statalista.
In un tweet di qualche mese fa il professore scriveva: “Sarebbe bello introdurre una norma (costituzionale?) secondo cui se un parlamento è eletto con meno del 65% degli aventi diritto al voto, la spesa pubblica nominale non può crescere e le assunzioni nel settore pubblico sono azzerate.”
Nel mio libro La Teoria della Forza Guardiana, ho evidenziato come nell’attuale paradigma di stato democratico un partito politico tradizionale competa elettoralmente per decidere cosa fare con le risorse prelevate ai cittadini.
Ciò da un lato tende a favorire l’astensionismo di coloro che percepiscono il loro voto come irrilevante, dall’altro, soprattutto in sistemi elettorali a forte componente proporzionale come il nostro, tende a frammentare l’offerta politica.
Il primo fattore (oltre a favorire il cosiddetto fenomeno di ignoranza razionale, in cui è razionale per il singolo elettore rimanere ignorante sulle questioni politiche proprio perché il valore del suo voto non fa la differenza) può determinare la formazione di governi che non esprimono una reale maggioranza popolare, in quanto generati da maggioranze politiche votate da una minoranza di elettori.
Il secondo rende difficile una chiara attribuzione delle responsabilità di governo a una specifica forza politica (dato che i governi sono spesso espressione di una coalizione di partiti), che viene così deresponsabilizzata.
Da tale contesto emerge l’esigenza di evitare la degenerazione di una democrazia in senso statalista tenendo conto del volere di una reale maggioranza di elettori.
La proposta del prof. Colombatto ha proprio l’obiettivo di dare voce a chi si astiene evitando che governi sostenuti da una minoranza di elettori possano decidere unilateralmente, nello specifico un innalzamento del budget di spesa, forzando così una decisione che diventa illegittima in quanto non sostenuta dalla maggioranza dei cittadini.
Editoriali
by Autori Vari
Manifesto per una rinascita radicale
In questi ultimi due anni abbiamo verificato sulla nostra pelle i rischi che corre una democrazia...
Assenza completa di libertà
di Stefano Magni. L'assenza completa dell'idea di libertà porta a pensare che tutto ciò che fa...
Il dado è tratto
Il portavoce del governo (Sarzanini sul Corriere) dà per scontata una stretta illiberale sui non...
Non è bene ciò che è comune, è bene ciò che è bene
Mi colpisce sempre e mi fa arrabbiare il modo opportunista di ragionare di sedicenti liberali che...
L’Italia è liberista?
di Pietro Agriesti. Leggo molti usare il termine neoliberismo per l'Italia. Il liberismo è...
Dalle piazze free vax un’alleanza contro il regime
di Carlo Lottieri C’è un altro punto, da considerare. Oltre che composite sul piano ideologico,...
Lettera di un Medico Ignoto
Dati i tempi che stiamo vivendo, i miei studi universitari di medicina finiscono piano piano per...
“Perché, e come, Forza Guardiana e Nuova Costituente possono cooperare” di Carlo Lottieri
di Carlo Lottieri La proposta avanzata a Nuova Costituente da parte di Forza Guardiana e Aurelio...
Era scontato che finisse così
Fase uno: la libertà di mercato. Dinanzi alla pandemia in tutto il mondo una grande quantità di...
Anarchia o Dirigismo?
La domanda è mal posta, direbbe Popper, e se fosse ancora fra noi, inizierebbe una filippica che...
Gli editorialisti di Lib+ sono persone libere e indipendenti che contribuiscono volontariamente con articoli e saggi.