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IL RAPPORTO DEL PROCURATORE SPECIALE JOHN DURHAM

IL RAPPORTO DEL PROCURATORE SPECIALE JOHN DURHAM

DI COSA SI TRATTA:

Il procuratore speciale John H. Durham nel 2019 è stato incaricato dall’ex procuratore generale William Barr, sotto l’allora amministrazione Trump, di verificare se c’erano state scorrettezze e irregolarità nelle indagini dell’FBI sulla collusione tra Trump e la Russia, nelle elezioni presidenziali del 2016, il cosiddetto Russiagate.

L’indagine è terminata e i risultati sono diventati pubblici, in un rapporto di poco più di 300 pagine.

QUI IL LINK AL RAPPORTO COMPLETO

I PUNTI CHIAVE:

  • L’FBI aveva motivo di lanciare una indagine preliminare, ma non di aprire una indagine completa, invece ha di fatto saltato l’indagine preliminare e aperto un’indagine completa senza adeguate ragioni e senza adeguati controlli, forse influenzata dai sentimenti anti Trump di Peter Strzok.
  • L’FBI ha trattato in modo incoerente la Campagna Trump e quella Clinton, sfavorendo Trump
  • L’FBI ha liquidato con leggerezza le informazioni relative a un piano della Campagna Clinton per coinvolgere Trump in uno scandalo, mentre un altro scandalo stava coinvolgendo Hillary. Informazioni che la CIA condivise con il Presidente Obama, il Vicepresidente Joe Biden, il procuratore generale, il direttore dell’FBI e altri alti funzionari governativi.
  • L’FBI ha accettato troppo facilmente informazioni contro Trump ricevute da fonti legate ai suoi oppositori politici (la Campagna Clinton) e non ha fatto i dovuti controlli e mantenuto il ragionevole scetticismo
  • L’FBI ha di fatto ingannato la corte FISC nelle richieste FISA e abusato delle informazioni ricevute da Steele
  • L’FBI ha gestito le sue fonti in un modo che lascia molto a desiderare: sia Sussmann, che Steele, che le di lui fonti – Danchenko e Dolan
  • Emerge un coinvolgimento continuo dei Dem e della Campagna Clinton, ma resta un po’ indefinito: Perkins Coie incarica GPS Fusion di condurre delle indagini su Trump, che a sua volta incarica Steele, che ha tra le sue fonti Charles Dolan, che ha ricoperto vari ruoli nel Comitato Nazionale Democratico e nel Partito Democratico, e intanto Michael Sussmann, che lavora per la Campagna Clinton, va all’FBI dicendo di avere le prove di un canale di comunicazione segreto tra Trump e la russa Alpha Bank, ma lo fa mentendo, dicendo di stare agendo da solo senza rappresentare un cliente. E nello stesso momento in cui la Campagna sta passando informazioni, poi rivelatesi false, all’FBI con il Dossier Steele e accuse false su Alpha Bank con Sussmann, sta anche passando le stesse informazioni alla stampa.
  • Alla fine il rapporto si conclude senza alcuna raccomandazione particolare per l’FBI, dicendo che le regole già ci sono, ma vanno rispettate meglio.
Su “Il mondo al contrario”, il mio substack, si trova una versione più estesa di questo articolo, con la traduzione e il commento dell’Executive Summary del Report

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