
Un rischio letale.

Uno dei punti più evidenti del rischio per la libertà di tutti dovuto all’eliminazione del contante, e nonostante questo totalmente rimosso dall’opinione popolare, è il fatto che la moneta elettronica non è utilizzabile per comprare tutto ciò che è legale, ma solo tutto ciò che i proprietari dei circuiti di pagamento, cioè le banche, decidono si possa comprare e solo da parte di chi decidono possa avere un mezzo di pagamento elettronico.
Un esempio tra i tanti (che interessa tutti e che è molto evidente per le sue dimensioni) è il porno. Il porno su internet, infatti, se rispetta certi requisiti (sulla cui arbitrarietà per altro si potrebbe discutere – lo squirting è ammesso ma se fai vedere una persona che fa la pipì no, puoi fare sesso con tutti i parenti che vuoi basta che siano stepqualcosa -) non è illegale, e infatti sono accessibili a tutti siti globali come pornhub e similia, ma le società delle carte di credito nelle loro policies interne non convenzionano questo tipo di esercenti, insieme a tanti altre tipologie di esercenti che comunque vendono prodotti e servizi non illegali.
Inoltre, un esercente per ottenere un POS o un Gateway di Pagamento, e una persona per aprire un conto bancario e conseguentemente avere un mezzo di pagamento elettronico, devono superare una istruttoria su cui decide solo banca, con il paradosso che una persona o una società per la legge possono fare transazioni commerciali e per la banca no. La qual cosa però, nel caso di moneta elettronica obbligatoria, diventa nella sostanza un divieto a fare transazioni commerciali a chi legalmente potrebbe farle.
Quello che a nessuno sembra interessare è che confinare la totalità dei pagamenti alla moneta elettronica, oltre ai rischi di tracciamento, oltre ai rischi di controllo, oltre ai rischi di prelievo forzoso da parte del governo, vuol dire mettere sotto la discrezionalità delle banche, che sono società private, la possibilità delle persone e delle imprese di esercitare un libero commercio e di fare transazioni che la legge considera legali.
Questo, nella sostanza, vuol dire permettere a società private di comprimere le libertà di tutti in modo totalmente arbitrario.
Ora, è piuttosto evidente che esista una deriva, molto pericolosa e illiberale, che considera giusto sacrificare alcune (quali e quante?) libertà individuali a fronte del cosiddetto “bene comune” , entità indefinita soggetta alla discrezionalità e arbitrarietà dei governi, ma qui si va addirittura oltre, si permette di sottomettere le libertà individuali basilari alle policies interne e ai sacerdoti della compliances di società private, cui viene assegnato, nei fatti, il ruolo di moralizzatori forzosi della società.
Non è più consentito ciò che è legale, ma ciò che moralizzatori privati decidono essere morale.
Se questa non è ipocrisia e un rischio letale per la libertà, non saprei cos’altro possa esserlo.
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95%
Summary Non si tratta di essere contrari alla tecnologia e alla modernità ma di preservare libertà basilari da seri rischi di soprusi.