
Chi mi ama mi segua.

Allora, negli USA il Congresso deve votare una finanziaria monstre da 1,7 trilioni di dollari.
Su twitter Elon Musk fa un sondaggio invitando tutti a esprimersi su questo gigantesco “conto” per i contribuenti americani e possibilmente a leggersi le 4155 pagine della finanziaria.
Molti discutono sui contenuti, molti si lamentano dei rappresentanti che la approveranno senza neanche leggersi i documenti, poi in più di tre milioni votano il sondaggio online e una schiacciante maggioranza del 71% (nonostante i bot) dichiara che il Congresso NON dovrebbe approvare la manovra.

Forse non servirà a niente e come ho scritto in centinaia di post la strada naturale delle democrazie è quella di scivolare verso un sempre maggiore esproprio di risorse dei cittadini aumentando continuamente la spesa pubblica e diventando così progressivamente più inefficienti e più illiberali.
Ma almeno qualcuno discute e si mobilita e soprattutto si usano i social per un obiettivo nobile, dare voce al popolo sugli aumenti del budget di spesa.
Certo, negli USA il popolo possiede un minimo di cultura economica e quel poco di etica libertaria per provare ad opporsi al raggiro, alla truffa, del bene comune.
È sempre poco, ma almeno si tenta un dibattito, si fa pressione, si chiede assunzione di responsabilità ai rappresentanti.
Questo è quello che intendo con “spirito guardiano”, di cui parlo, per lo più inutilmente, da anni.
Avete mai visto da noi un simile uso dei social? Un sondaggio di questo tipo?
Dispiace veramente constatare che i media siano tutti, tutti, allineati a giustificare qualunque spesa pubblica (quando non sono loro a chiederne di più), ad applaudire adulanti i rappresentanti del popolo che si affacciano ai palchi dei teatri, a inchinarsi (neanche metaforicamente) a quelli che più si prodigano a rapinarli e a censurare, delegittimandole, le poche voci critiche.
E dispiace ancora di più che le persone non si scandalizzino, anzi approvino, che i social network siano al servizio dei governi e che da essi debbano essere condizionati circa cosa possa e cosa non possa essere detto e usino questo potente mezzo nelle loro mani solo per postare foto di cibo, di gattini, per parlare di calcio e per insultarsi a vicenda.
È proprio per tutto questo che ormai credo che nel nostro paese l’impegno politico, almeno a livello nazionale, sia diventato per lo più uno uno sporco gioco per chi vuole adeguarsi al sistema e beneficiare dall’assalto alla diligenza.
Il mio impegno sarà quindi solo nel mio territorio e sui principi, a diffondere cultura economica e promuovere un’etica libertaria con Italian Civil Liberties Union.
Chi mi ama può seguirmi.