
Lawlessness beget lawlessness

Se siete simpatizzanti dei democratici, dei liberal, dei progressisti leggete questo articolo “Lawlessness beget lawlessness”. Se non lo siete potete leggere comunque, ma son cose che già sapete.
Fa parte del modo in cui pensate voi stessi pensarvi come ragionevoli, contro le fake news, colti e preparati, civili ed educati, amanti della democrazia, difensori dei diritti civili, buoni, empatici, generosi, tolleranti e capaci di accettare la diversità e di rapportarvi con chi è diverso da voi.
Ora in democrazia la diversità che conta è quella ideologica. Non si tratta di accettare che uno porta i rasta e l’altro i capelli a caschetto, uno veste in giacca e cravatta e altro in jeans e camicia di flanella, uno ascolta musica classica e l’altro death metal, etc…
Ora per credere di voi stessi tutto ciò, e restare fedeli a chi dite di essere, senza cadere nel doppiopesismo o nel bispensiero, è necessario capire come vede il mondo, come si sente, e cosa pensa chi è ideologicamente diverso: trumpiani, repubblicani, conservatori, libertari, etc.. è necessario che ascoltiate e capiate in che cosa non sono d’accordo con voi e perché, cosa li offende, li ferisce e li fa sentire male, ed è giusto che siano loro con la loro voce a parlare di sé, dopo tutto è quello che dite per tante altre categorie di persone: se le donne, i neri, i gay, etc… devono parlare per sé e dobbiamo ascoltare la loro voce direttamente e non attraverso il racconto dei bianchi, degli uomini, degli etero, allora anche la voce di chi è ideologicamente diverso da voi dovete ascoltarla direttamente e non attraverso il racconto di media, giornali, politici ed esponenti vari dello schieramento politico avverso.
L’articolo sotto, al di là delle sue invocazioni per un approccio “law and order” che non condivido, fa notare una cosa semplice: molte delle accuse mosse a Trump si possono muovere ai dem. Fake news, teorie del complotto, rifiuto di accettare il voto, accuse di brogli, accuse ai software per il conteggio dei voti e al voto postale, tentativi di ribaltare l’esito elettorale, flirt con movimenti violenti, minimizzazione delle violenze compiute dai movimenti della propria parte, uso di un linguaggio violento e incitamento a compiere violenze. Nulla di questo ha comportato censure sui social, ban, profili cancellati, etc..
Se davvero siete contro tutte queste cose, applicate a voi stessi lo stesso standard, anzi per far le pulci agli altri applicate a voi stessi uno standard più severo ancora.
E aggiungo: che senso ha pensare di essere democratici e voler contemporaneamente bannare, censurare, silenziare le voci dei vostri avversari politici? Ci sono anche giornalisti indipendenti di sinistra che lo fanno notare, ne cito due significativi:
MSM Already Using Capitol Hill Riot To Call For More Internet Censorship
https://greenwald.substack.com/p/demanding-silicon-valley-suppress
Potrei aggiungere decine di link, perché nel corso del tempo ne ho messi da parte molti sulle plateali contraddizioni e i doppiopesismi che a volte sembrate avete, ma alla fine non è necessario rifilarveli tutti.
E per quanto riguarda come si sentono i conservatori ecco un’altra lista di lettura, nel caso finiate per scoprire che volete essere all’altezza delle vostre pretese:
Brendon smith:
Conservatives Should Be Proud Of The Raid On Capitol Hill
Angelo Codevilla:
https://claremontreviewofbooks.com/digital/after-the-republic/
Paul Gottfried:
https://amgreatness.com/2021/01/08/ashamed-of-what/
Philip Giraldi:
A Nation Falling Apart, Piece by Piece
Thomas Luongo:
End the Great American Myth: Secession, Not Revolution
Lew Rockwell:
The Truth About January 6–and Where We Should Go From Here
Patrick Buchanan:
Can Democracy Hold Us Together?
Is Our Second Civil War—Also a ‘Forever War’?
Walter E. Williams:
Is Getting Trump Worth It?
UN COLLODI POLITICAMENTE SCORRETTO APPENDEVA I SUOI NEMICI AL LAMPIONE..
Autoritarismo, ricchezza e povertà, il disgusto per l’ipocrisia del sistema giudiziario, l’egoismo, la corruzione la menzogna sono solo alcuni degli argomenti che la fiaba del burattino di legno ha portato all’attenzione degli italiani e del mondo.
QUALCOSA NON VA CON LA LOTTA ALLA DISINFORMAZIONE – OPEN E DAVID PUENTE NE SONO L’ESEMPIO
Se esiste un testimonial, un poster boy, una perfetta incarnazione, di come la lotta alla disinformazione sia una farsa, non può che essere David Puente.
SEGNALAZIONI – 17/06/2023
L’FBI e le sue discutibilissime tecniche di adescamento
La Morte di Daniel Ellsberg
La vicenda Tortora
Il più grande evento europeo su Bitcoin
Le intelligenze artificili
SEGNALAZIONI – 16/06/2023
La riforma della giustizia
L’intelligenza artificiale
Il fact checking
Le origini del Covid 19
JK Rowling e i suoi fan
IL DIGITAL NEWS REPORT 2023 – COME VANNO LE COSE PER GIORNALISMO E INFORMAZIONE?
È uscito il Digital News Report 2023 del Reuters Institute. Basato su un sondaggio su oltre 93.000 consumatori di notizie online in 46 mercati che coprono metà della popolazione mondiale, è la più importante ricerca sullo stato del giornalismo e dell’informazione a livello globale.
SEGNALAZIONI – 14/06/2023
Covid 19 – rivelazioni sulle origini
Letteratura – Morto Cormac McCarty
Informazione – L’indipendenza dei media in Grecia, il Digital News Report 2023, lo scontro interno a Reddit
ESG – Come mai il tabacco ha punteggi più alti delle auto elettriche?
Ancapistan – Ordine pubblico senza Stato
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Un paese di misteri senza mai un colpevole
Sistema politico: repubblica parlamentare dal 2.6.1946 Regnante (1962 - dimissioni 1964): ANTONIO...
I PERICOLI DELLA LOTTA ALLA DISINFORMAZIONE
Quando sentite dire che la disinformazione è un pericolo per la democrazia pensate a questo: che spesso la fanno le istituzioni, i principali partiti, i media mainstream.
Con il Russiagate è andata proprio così: le informazioni false del Dossier Steele, quelle su Alpha Bank, le scorrettezze nelle richieste FISA e tutto il resto sono stati opera congiunta in vario modo dell’opera della Campagna Clinton, dell’FBI, dei media mainstream, del Partito Democratico, etc..
I PAESI CHE VORREBBE ABOLIRE LA CRITTOGRAFIA END TO END IN EUROPA
Un documento governativo trapelato e reso pubblico da Wired mostra che la Spagna vorrebbe vietare la crittografia end-to-end.
RAPPORTO DURHAM – L’ARTICOLO MIGLIORE E QUELLO PEGGIORE
Leggendo gli articoli usciti sul rapporto Durham (in Italia) e facendone una rassegna stampa mi sono divertito a provare a scegliere il migliore e il peggiore.