Alla fine dei quattro anni di Trump, compresi i fuochi d’artificio finali (che a me sono pure piaciuti), che dire? Quale bilancio trarre? Sempre ricordando che sono un osservatore straniero, non un elettore o un politico direttamente interessato, posso dire apertamente che Trump è stato un ottimo presidente, meglio delle mie migliori aspettative. Per questi motivi:
1. ha tagliato le tasse e deregolamentato, dando il via al più grande periodo di crescita economica dai tempi di Reagan
2. ha riconosciuto finalmente la realtà del Medio Oriente e ha riconosciuto Gerusalemme come capitale di Israele
3. ha mediato con successo accordi di pace nel Medio Oriente, che ora coinvolgono Israele, Emirati, Bahrein, Sudan, Marocco, dimostrando che era possibile “l’impossibile”
4. ha mediato con successo il primo accordo di pace fra Kosovo e Serbia
5. ha riconosciuto l’inutilità e il danno di un’agenzia come l’Unesco
6. ha ritirato i fondi da un’altra agenzia inutile, dannosa e pure pericolosa quale è l’Oms
7. ha ritirato gli Usa dagli accordi di Parigi, il peggior veicolo della decrescita
8. in compenso negli Usa le emissioni di Co2 sono calate ed è stata raggiunta l’indipendenza energetica, un sogno fino agli anni di Obama
9. ha sostenuto politicamente i veri alleati europei degli Usa, cioè il Regno Unito e la Polonia
10. è stato praticamente l’unico (assieme a Johnson) a difendere Hong Kong dalle mire di Pechino
11. è stato anche praticamente l’unico a difendere i democratici in Venezuela dalla repressione di Maduro
12. ha perorato la causa della libertà di religione nel mondo, più dei suoi predecessori (sicuramente più di Obama)
13. ha fatto sua la battaglia per la difesa del diritto alla vita del nascituro, contro l’aborto, battendosi più di tutti i suoi predecessori
14. ha fatto quanto era in suo potere per difendere le libertà civili ed economiche anche in tempo di pandemia
15. ha sfidato apertamente tutti i cliché del politically correct (compresa la difesa di statue e monumenti del passato americano) che attualmente sono la sfida più insidiosa alla libertà di espressione.
Per almeno questi 15 buoni motivi (e me ne verranno in mente altri in seguito) io sono convinto che Trump sia stato un ottimo presidente. Voglio precisare che non ho mai cambiato idea. Le battaglie di Trump che ora ho approvato sono le stesse cause che peroravo, nel mio piccolo, anche 20 anni fa e che speravo veder realizzate da George W. Bush. L’unica cosa che mi lascia personalmente perplesso e che considero un problema esistenziale negli ultimi 4 anni è l’aver assistito all’insorgere di un anti-trumpismo fazioso, viscerale e a tratti patologico in tanti miei amici, compagni di strada e punti di riferimento intellettuali (Giuliano Ferrara, per dirne uno). Avrebbero dovuto essere i primi a gioire per le politiche di questa amministrazione, mentre hanno passato quattro anni a vomitare bile e insulti, contro le loro stesse idee a questo punto.
Comunque: grazie per questi quattro anni.
Il futuro, temo, sarà duro.
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